Tra i tanti giovani calciatori di proprietà della Fiorentina in prestito per fare esperienza nelle serie minori c'è anche Niccolò Pierozzi, esterno classe 2001 che è stato uno dei protagonisti delle ultime stagioni della Primavera viola e che in estate ha raggiunto in prestito l'Aurora Pro Patria 1919. Per lui fino ad adesso 15 presenze e 2 gol. Fiorentinanews.com l'ha contattato in esclusiva per chiedergli della sua nuova avventura a Busto Arsizio ma non solo.

Quest’estate hai lasciato per la prima volta dopo tanto tempo Firenze e la Fiorentina da calciatore. Perché hai scelto la Pro Patria e che ambiente hai trovato? 

"Per me è un'esperienza assolutamente nuova. Ho scelto la Pro Patria perché mi interessava il loro progetto e perché venivano da stagioni molto buone in Serie C. Per un giovane il loro è un progetto sportivo molto interessante, mi hanno garantito una continuità che volevo avere durante questa stagione"

In estate hai rifiutato anche offerte da squadre di Serie B...

"Sì, c'era stato qualche interesse ma era superficiale. Con il mio procuratore abbiamo privilegiato la scelta della continuità e di fare esperienza, anche seguendo quello che ha fatto mio fratello Edoardo che dopo un anno di Serie C è salito in B. Quest'anno mi servirà per crescere, poi vedremo"

Quando sei arrivato a Busto hai detto "devo migliorare nella mentalità e nell'approccio coi grandi che mi aiuteranno in vista del campionato". Hai già visto qualche cambiamento nel Niccolò giocatore?

"Sì, assolutamente. La Serie C è totalmente diversa da un campionato Primavera. Con i giovani sei molto più tranquillo e con meno pressioni. Qui i punti pesano di più, come è anche giusto che sia, e rapportandomi con i grandi la mia mentalità sta cambiando. A livello personale voglio giocare più partite possibili e mettermi in mostra con assist e gol. L'obiettivo della squadra invece penso che sia una salvezza tranquilla"

A proposito di Pro Patria: la squadra quest'anno non ha ingranato benissimo. Cos'è che non è andato in questa prima parte di stagione?

"Ci siamo mangiati una quantità di punti impressionante e ne stiamo pagando le conseguenze. Potevamo affrontare queste partite con molta più tranquillità. Abbiamo sbagliato qualche approccio e questo lo paghi. Il nostro girone è equilibratissimo, dove con tre punti puoi passare da play-out a play-off. Siamo tanti giovani, quindi magari a volte alcuni i cali di attenzione possono essere fisiologici, ma dobbiamo stare attenti a non commettere più certi errori"

Fino a ora durante la tua carriera sei stato schierato un po’ in tutte le zone del campo da esterno, dalla difesa all’attacco. Quest’anno hai ritrovato un 3-5-2 che mister Aquilani spesso utilizzava anche con la Primavera viola. A Firenze però giocavi a sinistra, adesso sei spesso a destra. Al di là delle richieste delle richieste del mister, hai un ruolo preferito nel quale giocare?

"Nasco più come mezzala, ma negli anni mi sono specializzato come quinto e credo che sarà il mio ruolo per quest'anno e per i prossimi. Posso benissimo fare tutta la fascia, dall'esterno alto al terzino. Diciamo che l'esterno in un centrocampo a cinque è il giusto mezzo che mi va benissimo e che credo farò in futuro. Quest'anno sono a destra, mentre l'anno scorso a Firenze giocavo a sinistra. Un po' cambia perché giocare a piede invertito mi dà differenti opzioni. Giusto provare a cambiare".


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