Sempre nel corso della sua intervista per Fiorentinanews.com, l'intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha analizzato anche altri temi riguardanti la rosa della Fiorentina e i possibili innesti:

In cabina di regia Borja Valero sta facendo bene, ma è ovvio che serva un innesto in quel ruolo. Dopo averlo mancato in estate, la Fiorentina potrebbe riuscire a prendere Torreira?

“Il regista è un ruolo particolare, non ci sono sulla piazza tanti giocatori con le caratteristiche “alla Pizarro”. Ho delle perplessità su un innesto in quella posizione, anche perché la Fiorentina ha già diverse risorse a centrocampo. Nel caso non arrivasse nessuno, secondo me Prandelli può alternare Borja Valero e Bonaventura, che ha tutte le caratteristiche per occupare quella posizione. In generale comunque lavorerei per tornare alla difesa a quattro e fare un 4-2-3-1, modulo che permetterebbe di recuperare Callejon. Altrimenti, se si giocasse con le due punte, si potrebbe andare su un 4-4-2. Questi sono gli unici due moduli che permetterebbero a Prandelli di non sprecare tanti giocatori che ci sono oggi in rosa”.

Nella difesa a quattro, però, Milenkovic e Pezzella hanno mostrato non poche fragilità…

“Milenkovic e Pezzella sono due centrali esperti, che in Nazionale giocano a quattro. Avevano solo bisogno di un po’ di tempo per abituarsi, e fossi stato in Prandelli avrei aspettato ancora un po’ prima di tornare indietro sulla sua decisione. Ovviamente dovevi astenerli dal compito di impostare, delegandolo ai centrocampisti. Aggiungo che, in un momento storico del genere e con le partite così ravvicinate, il mister dovrebbe sfruttare un po’ di più l’ampiezza della rosa. Per rimanere sulla difesa, ci sono Igor e Martinez Quarta che possono tranquillamente giocare, soprattutto il secondo che è stato relegato in panchina proprio quando aveva cominciato ad inserirsi piano piano”.

Contro il Bologna la Fiorentina aveva circa 65 milioni in panchina: come ti spieghi il fallimento di così tanti acquisti da parte di Pradè, pagati a peso d’oro ma che alla fine hanno giocato pochissimo?

“Non bisogna farsi condizionare dall’aspetto economico, che con questa nuova società non dovrebbe essere un problema. Poi le scelte le fa il mister, che non guarda il valore economico dei calciatori ma quello tecnico. Lui deve far giocare chi è più in forma e chi pensa sia più utile in ottica futura, non certo chi è stato pagato di più. E’ evidente che Pradè debba lavorare per far crescere questo club, strutturandolo meglio nell’area scouting e usando la sua esperienza per inserire figure di spessore. Il Milan, dopo un inizio fallimentare, ha puntato su dirigenti importanti e competenti, e lo stesso sta facendo la Roma. Per fare questo Commisso ha bisogno di essere indirizzato da qualcuno, anche perché ci sono tante persone competenti che vorrebbero lavorare nel club viola. Credo comunque che la Fiorentina di Commisso decollerà intorno all’aprile 2022, quando con il centro sportivo a termine e due anni di esperienza sulle spalle il presidente potrà davvero iniziare il suo progetto. Non dimentichiamoci che anche le precedenti proprietà hanno necessitato di tempo per imporsi, senza contare che quest’anno c’è stata una crisi economica mondiale dovuta al covid”.

 


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