L'ex giocatore della Fiorentina, Lulù Oliveira ha parlato a ilposticipo.it della squadra viola e di Cesare Prandelli: "Secondo me Iachini aveva fatto un buon lavoro l’anno scorso e aveva cominciato la stagione molto bene. Ricordo la partita contro l’Inter a San Siro all’inizio del campionato: la Fiorentina stava vincendo, alla fine hanno perso per un calo di concentrazione. Sarebbe stata una vittoria importante. Da quel momento in poi purtroppo sono cominciati i guai per Iachini. Dal mio punto di vista non era il caso di cambiare.

E sul rapporto con Batistuta: "La rivalità tra brasiliani e argentini è normale: loro pensano sempre di essere i migliori, noi diciamo che i migliori siamo noi, quando ci incontriamo c’è sempre un po’ di tensione. Batistuta sapeva che la sua qualità principale era il colpo di testa e voleva sempre il pallone addosso, col fisico spostava i difensori e poi tirava in porta. Gli mancava un po’ di tecnica, ma si esercitava tanto a fine allenamento ed è riuscito a migliorare anche in questo.

E su Edmundo: "Era una persona fantastica fuori dal campo, quando giocava però si trasformava e diventava un animale. Ogni giovedì facevamo sempre la partita contro la Primavera. Edmundo era veloce, coi suoi movimenti rapidi gli bastava un attimo per spostare il pallone. Un giorno un ragazzo lo ha fatto finire a terra dopo un duro colpo: Edmundo si è alzato subito per farsi giustizia. C’erano anche i tifosi, uno di loro gli aveva urlato di prendersela con uno della sua taglia. Allora Edmundo ha provato a scavalcare il muretto per andare a prendere quel tifoso. Era fatto così.

E sul Carnevale ha detto: "Avevamo conquistato il titolo di campioni d’inverno. Con l’attacco sempre al completo avremmo vinto il campionato. Bati si è fatto male col Milan, due giorni dopo Edmundo è partito per andare in Brasile: lui diceva che c’era questa clausola nel suo  contratto, quando c’era il Carnevale ci doveva andare per forza. Si trattava di un contratto privato tra società e giocatore probabilmente, su un contratto normale non si possono aggiungere queste cose. Quell’anno siamo arrivati quarti. A Firenze ho vissuto bei momenti: mi ricordo la Supercoppa vinta con Ranieri in panchina contro il Milan al mio primo anno. Eravamo una bella squadra, giocavamo un grande calcio. Con Firenze, il club e la gente c’è stato un legame speciale.

E su Fiorentina-Inter: "Una volta con la Fiorentina abbiamo vinto 3-1: c’era il Trap sulla nostra panchina. Non ho dimenticato la Coppa Uefa 1993-94 col Cagliari: abbiamo battuto l’Inter all’andata 3-2, al ritorno abbiamo perso 3-0. Se quella partita fosse stata in gara secca avremmo vinto, magari anche la Coppa Uefa. Ai quarti avevamo eliminato la Juve. Quel Cagliari non aveva paura di nessuno. Cercavamo di vincere sempre contro tutti.


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