Carlo Pallavicino ha avuto in procura Roberto De Zerbi tra il 1997 e il 1998, quando era la stella del settore giovanile del Milan. Ora invece è l'allenatore del momento avendo portato il suo Sassuolo lassù dove nessuno si aspettava. E pensare che poteva anche arrivare alla Fiorentina in estate (è stato in ballottaggio a lungo con Juric, prima che Commisso decidesse per la riconferma di Iachini).

"Mi piacerebbe vederlo all'Inter - spiega Pallavicino a Calciomercato.com - perché è un personaggio che secondo me sa captare gli umori di tutto l'ambiente, che sa leggere le situazioni ambientali. E ha la forza per reggere sulle sue spalle una tifoseria che vive di alti e bassi, che va a umori. Ha la capacità di assorbire quella tensione che la panchina dell'Inter trasmette, che storicamente vive sia il positivo che il negativo all'eccesso. Un'altra piazza in cui mi divertirei a vederlo è Napoli, dove ha giocato, perché ha questo sguardo da condottiero sereno, che sa quello che vuole. E in queste piazze c'è bisogno di chi ha questo approccio. Se avrebbe fatto comodo alla Fiorentina? A Firenze lo sognavano tutti, è il grande rimpianto estivo".

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