Beppe Iachini è stato preso per guidare la transizione. Il prossimo sarà il primo vero allenatore della nuova proprietà e quello in cui Pradè si giocherà tutte le carte. Lui è convinto di costruire una "Fiorentina da Europa" , con un "calcio che farà sognare", due punte con Ribery alle spalle. Come scrive La Repubblica, la decisione finale verrà presa da Commisso e dal direttore sportivo. Il tecnico straniero o Juric hanno aspetti suggestivi ma diversi: il primo, se davvero di nome, renderebbe più facile l’arrivo a Firenze di top player; il secondo darebbe il via a un progetto meno roboante ma più concreto. L’idea di prendere il discepolo di Gasperini per fare della Fiorentina una nuova Atalanta, ma con un portafoglio più ampio, in grado di acquisire tre top player, uno per reparto, è la vera novità tecnica, ma che si porta dietro qualche domanda. Il club nerazzurro ha una struttura societaria consolidata, con figure tecniche in ogni comparto, guidati da uno dei migliori direttori sportivi, Giovanni Sartori, attorniato da persone competenti. A Firenze Pradè è praticamente da solo. Barone è infaticabile, appassionato, molto preparato su diritti televisivi e stadio, ma conosce il calcio italiano da poco, ha bisogno di tempo. Le altre figure incidono poco. Juric sarebbe in grado di sopportare le pressioni di una piazza che, dopo tre anni di delusioni, vuole ripartire alla grande?

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