Ospite a Radio Deejay, il ds viola Daniele Pradè ha parlato della partenza della stagione della Fiorentina, soffermandosi su Ribery e Chiesa: "Ribery non è un’operazione di marketing, è un’operazione su un giocatore che deve darci esperienza e capacità di vincere. Vogliamo vedere se il nostro percorso di giovani può essere vincente o meno, ancora non lo sappiamo. Non l’abbiamo scelto a caso Franck, è stato un concetto partito subito, poi sono serviti due mesi perché aveva tante offerte. Ci sta dando tanto del suo modo di essere, è un personaggio incredibile, dà il 100% sia dentro che fuori dal campo. E’ il primo a firmare autografi, a lanciare la maglia ai tifosi, a mettersi in discussione in mezzo al campo. La punta centrale? Noi abbiamo tre punte, un vecchio pirata come Boateng, che ormai fa il centravanti da falso nueve, e poi due punte su cui vogliamo puntare fortemente nei prossimi anni. Per struttura e talento possono diventare bomber da 20 reti. Sull’immediato ci potrebbe mancare qualcosa ma la costruzione prevede questo. Della passata stagione in campo abbiamo solo Milenkovic, Pezzella e Chiesa, per cui io difenderò alla morte l’operato del nostro allenatore perché il primo allenamento vero l’ha fatto poco prima della Juventus. Pedro? Conta già tanto il fatto che sia nel giro della nazionale olimpica, in Brasile è già un profilo importante. Chiesa con faccia sempre arrabbiata? E’ un ragazzo meraviglioso, di un’educazione esemplare. Al momento in cui fa gol finisce tutto. Ognuno ha il suo carattere poi, non è che può stare simpatico a tutti".


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