Il tecnico della Fiorentina, Prandelli, ha parlato poi del confronto con suo figlio Niccolò, nello staff del Bologna: "Il rapporto con mio figlio è talmente profondo, ci sentiamo spesso anche se meno in questa settimana, non cambierà nulla. Spero di vincere e poi cercherò di consolarlo eventualmente. Rischi della ripresa? Ci sono sempre, ci siamo allenati bene e mi auguro di rivedere la squadra che ho trovato negli allenamenti di questi giorni".

Argomento mercato e sfoltimento: "Ho espresso il desiderio di non allenare 28 giocatori, perché ci sono gli scontenti e alcuni restano fuori, diventa complicato. Mi auguro che si possano trovare soluzioni per tutti. Lirola? Le potenzialità di Pol sono importanti, ha questo cambio di passo notevole, deve solo convincersi, togliersi un po' di timidezza per trovare continuità nei 90 minuti. Se preferirei più giocatori o uno ma più forte? Con la società siamo in sintonia, cercheremo di sfoltire la rosa e poi abbiamo delle idee, non si basano sul costo ma sul ruolo che vorremmo potenziare. Sappiamo che gennaio è un mese difficile ma le idee ci sono, in questo momento però pensiamo al Bologna. Cosa temo dei rossoblu? Temo una squadra che gioca insieme da 2-3 anni, per cui nei dettagli sono consolidati, non mollano niente come il loro allenatore, hanno rimontato l'Atalanta non a caso".

E poi il tema Callejon: "E' un argomento per me molto delicato e rispettoso, penso che sia uno dei giocatori che ha dimostrato di avere tecnica, tempi di gioco, è un maestro e in questo momento è un po' penalizzato perché il sistema di gioco è questo. E' un problema profondo e anche umano perché è talmente serio e umano che diventa difficile metterlo in panchina".


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