La sfida di ieri sera al 'Mapei' è stata diretta da Alessandro Prontera, della sezione di Bologna: un arbitro piuttosto giovane e che fin qui aveva diretto tre volte la Fiorentina, con tre vittorie. Di certo di lui il Sassuolo non si può lamentare, per alcuni episodi che hanno quasi del fantascientifico.

A partire dal rosso a Bonaventura, frutto dell'accesa protesta del centrocampista, in seguito a un fallo di mano fischiatogli per un intercetto che l'aveva visto in realtà con il braccio in posizione naturale, "chiusa" e del tutto accidentale. Si potrebbe parlare della diversa suscettibilità che fischietti fin troppo pieni di sé e 'malati' di protagonismo assumano al cospetto di calciatori con una maglia piuttosto che un'altra, resta il fatto però che uno con l'esperienza di Bonaventura un rischio del genere non deve prenderselo.

Ma nell'ambito della fantascienza Prontera ci è andato soprattutto per due situazioni: la prima riguarda Ikoné, bravo ad andare via a Ferrari in campo aperto, con il difensore che lo ostacola palesemente e a visuale scopertissima. Il pallone poi finisce fuori perché il francese viene frenato e per l'arbitro... è rimessa laterale neroverde. Cosa stesse guardando in quel momento resta un mistero.

L'altra è invece un fallo fischiato a Odriozola e Quarta su una situazione di recupero palla sull'out laterale: un intervento sul pallone che viene invece sanzionato, provocando anche la rabbia di Italiano. Una gara da piccolo e mediocre protagonista per Prontera insomma: se aveva necessità vitale di finire sul tabellino e far parlare di sé, ha centrato l'obiettivo.


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