Pulcinelli: "Era tutto fatto per Gori, poi Barone mi ha detto che sarebbe andato altrove. Sembra una vendetta personale perché suo figlio con noi..."
Al presidente dell'Ascoli, Massimo Pulcinelli, non è andato giù il fatto che Gabriele Gori, attaccante di proprietà della Fiorentina, sia finito alla Reggina e non nel suo club.
"Era tutto fatto con il ds Pradè - racconta Pulcinelli al Corriere dello Sport-Stadio - visto che il calciatore vuole solamente l’Ascoli, idem il suo procuratore Pastorello. Ma... ho scritto e parlato con Joe Barone per due volte. Prima mi ha chiesto 2 milioni, cifra a dir poco esagerata, per comprare il cartellino di Gori, poi questa mattina (ieri, ndr) mi ha detto che andrà in prestito alla Reggina".
E ancora: "Il tutto - prosegue Pulcinelli - sembra avere il sapore di una vendetta personale, perché noi ad Ascoli prendemmo in squadra, su richiesta del padre, il figlio di Barone, Giuseppe, che però non trovò spazio. Che dire? Sono molto amareggiato per questi modi di fare...ad essere cornuti e mazziati non piace a nessuno".
"Era tutto fatto con il ds Pradè - racconta Pulcinelli al Corriere dello Sport-Stadio - visto che il calciatore vuole solamente l’Ascoli, idem il suo procuratore Pastorello. Ma... ho scritto e parlato con Joe Barone per due volte. Prima mi ha chiesto 2 milioni, cifra a dir poco esagerata, per comprare il cartellino di Gori, poi questa mattina (ieri, ndr) mi ha detto che andrà in prestito alla Reggina".
E ancora: "Il tutto - prosegue Pulcinelli - sembra avere il sapore di una vendetta personale, perché noi ad Ascoli prendemmo in squadra, su richiesta del padre, il figlio di Barone, Giuseppe, che però non trovò spazio. Che dire? Sono molto amareggiato per questi modi di fare...ad essere cornuti e mazziati non piace a nessuno".
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