Il Corriere dello Sport-Stadio si concentra sulla vicenda stadio ponendo alcuni quesiti al momento, senza risposta. Con la nuova legge sugli stadi, approvata a settembre, le premesse erano altre: il testo stabiliva la «prevalenza» dell’aspetto economico-finanziario su quello architettonico. Un assist per aggirare i vincoli della Soprintendenza. La Fiorentina non ha presentato nessun allegato legato alla sostenibilità economica del progetto. Fonti interne al club interpellate dal Corriere dello Sport, hanno spiegato questa scelta con un "motivo tecnico": quella indirizzata al Mibact «doveva essere una domanda precisa», per capire quali fossero i confini in cui muoversi. L’unico studio, realizzato da Deloitte, non è stato inviato. Nella risposta, il ministero ha evidenziato questa mancanza di documentazione. Sarebbe cambiato qualcosa? Dire, per esempio, che il mantenimento delle vecchie curve avrebbe gravato sul costo dei lavori, sarebbe stato un «paletto» economico messo per costringere il ministero a scegliere tra rispettare i principi fissati nella nuova legge o farne platealmente una battaglia personale? Chiarire che la capienza dello stadio non poteva essere ridotta, avrebbe costretto il ministero a non alzare il muro, come se la nuova legge non fosse mai esistita?


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