L'ex sindaco di Firenze ed ex presidente del consiglio, nonché attuale senatore, Matteo Renzi, è il primo firmatario dell'emendamento Salvastadi che è già passato in commissione: "Tra giovedì e venerdì della prossima settimana l'emendamento sarà legge - dice Renzi al Corriere dello Sport-Stadio - E' evidente che tutto dovrà passare dal Comune: le autorizzazioni dovranno arrivare da qui, l'imprenditore non potrà agire in totale autonomia. L'ultima parola, per capirsi, spetterà sempre al sindaco. Con tutto il rispetto possibile per la Soprintendenza, si elimina uno degli elementi maggiormente ostativi per la ristrutturazione degli impianti di calcio. Questo è un giorno di portata storica per l'Italia. Questa pandemia ha rovesciato la prospettiva, adesso servono posti di lavoro, servono investimenti per ricostruire qualcosa di innovativo. E' così per Firenze, ma anche per Roma, Genova, Milano, Napoli e tutte le altre realtà di B e C. Da senatore eletto a Firenze aggiungo che stadio e aeroporto rappresentano una bella doppietta per la mia città".

Parlando in maniera specifica del Franchi la curve ad esempio potranno essere buttate giù "se il Comune esprimerà il suo consenso e non appena il sindaco darà il via libera. In questo caso il presidente Commisso dovrà presentare il progetto al Comune che con la sua giunta ed il consiglio lo avallerà. Ho parlato con la proprietà della Fiorentina, ma anche con i proprietari di altri club e la Lega Calcio. Eravamo di fronte ad una grande occasione, non potevamo farci sfuggire questo traguardo. E' un piccolo passo contro la burocrazia e una grandissima spinta per le società di calcio".

Fattore proprietà dello stadio: "Alla squadra di calcio basterà trovare un accordo sull'asset che rimane in possesso del club. Ad esempio la Fiorentina, ipotizzando una concessione a lungo termine, 49-99 anni o quello che sarà, in caso di cambio di proprietà lo stadio resterebbe comunque tra i beni della società. Il Comune potrà dare lo stadio ed il suo rifacimento ai viola".


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