Non ce ne vogliano tutte le altre parti in causa, ma in questo momento il centro della Fiorentina è Dusan Vlahovic. Per tanti motivi, che vi descriveremo in queste righe. Innanzitutto, il serbo ha riportato il club di Commisso agli onori della cronaca nonostante il campionato negativo che sta vivendo la squadra. Sono 6 i gol segnati dal classe 2000 nelle ultime 4 partite: in totale, nella Serie A 2020-21 ha raggiunto quota 15 reti e nel rush finale di stagione - lo sperano tutti - potrebbe aumentare il proprio bottino.

Vlahovic è il secondo giocatore nato nel nuovo millennio ad aver segnato più gol nei cinque campionati europei principali: meglio di lui ha fatto solo Haaland, a quota 21 in Bundesliga. Inoltre, il numero 9 della Fiorentina è il primo calciatore nato nel 2000 a raggiungere 20 reti totali in Serie A. Statistiche che non fanno altro che certificare l’importanza di Vlahovic, che adesso dovrà raccogliere le energie per l’ultimo sforzo della stagione: la salvezza della Fiorentina.

Dopodiché, si potrà finalmente pensare al tema che nelle ultime settimane sta prendendo sempre più piede a Firenze e dintorni: il rinnovo di contratto. L’accordo in essere termina nel 2023 e la linea societaria è chiara: se non dovesse rinnovare, il serbo sarebbe ceduto in estate. Commisso e la dirigenza dovranno fare di tutto per convincerlo a firmare il prolungamento. L'addio di Vlahovic, altrimenti, sarebbe una chiara sconfitta per Commisso e la Fiorentina, che soltanto pochi mesi fa hanno deciso di puntare con forza su di lui. E ritrovarsi costretti a cederlo in estate, così da evitare la cessione a dodici mesi dalla scadenza, sarebbe un biglietto da visita tutt'altro che positivo per le ambizioni future. 


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