Dusan Vlahovic e Gianluca Scamacca non sono allo stesso livello. Il centravanti della Fiorentina, ha scalato i gradini in maniera veloce, e in questo momento è sicuramente tra i migliori interpreti nel ruolo, non solo in Italia, ma anche in Europa.



Detto questo non si può essere miopi, viaggiare col paraocchi. La punta del Sassuolo nell'ultimo mese ha fatto cose che sono tutt'altro che banali. Prendetevi cinque minuti di tempo e andate a vedere (o rivedere) i gol che ha segnato contro Milan, Napoli e Fiorentina e lustratevi gli occhi. Sono tutte prodezze da grande giocatore (potenziale ancora): particolarmente impressionante è quanto poco tempo ci metta a passare dal controllo palla al tiro con una coordinazione perfetta. Contro i viola, Martinez Quarta non gli ha dato tanto spazio, eppure gli è bastato quel poco per eludere l'intervento dell'argentino e far secco Terracciano.



Può essere dunque lui il giusto erede di Vlahovic? La risposta è affermativa, a patto che si evolva, non resti fermo e non si accontenti dei buoni livelli attuali. Perché poi vai a vedere i tabellini e la classifica marcatori e trovi il serbo a quota 16 e lui a 6, bellissimi, ma sono sempre dieci in meno rispetto all'altro. E' lì che l'attaccante neroverde deve fare ancora il passo più grande, ma siamo anche convinti che Italiano sarebbe contento di lavorarci sopra.

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