Il giornalista e tifoso della Fiorentina Mario Sconcerti ha parlato di Dusan Vlahovic in un lungo editoriale scritto per il Corriere della Sera.

Queste le sue parole: “Vlahovic diventerà uno dei pochi fuoriclasse degli anni Venti. Noi amiamo scambiare per nostra comodità i giocatori campioni per fuoriclasse, ma non è vero. I campioni sono tanti, i fuoriclasse sono uno su mille. Da cosa si riconoscono? Da come trasformano le squadre. Il fuoriclasse prende una squadra normale e la porta dove non è mai stata, la porta a vincere. È l’effetto Riva, l’effetto Maradona, l’effetto Pulici. Oggi chi ha Vlahovic vince”.

Sul futuro del serbo è questo il parere di Sconcerti: “Il suo prezzo rappresenta il prezzo per comprarsi un campionato. Datelo al Milan e vincerà. Datelo alla Juve e la vedrete cambiare faccia. Datelo all’Inter e continuerà tranquilla la sua strada. Non compri un giocatore, compri un mezzo. Restasse a Firenze in due anni vincerebbe anche la Fiorentina, come allora Cagliari, Napoli e Lazio. Sono giocatori che sottomettono tempo e gerarchie”.

Chiosa finale: “Cercando un paragone è più facile arrivare a Batistuta, anni novanta, un altro calcio. Batistuta a ventuno giocava nel Boca e segnava 11 reti. A Firenze arrivò a 22 e segnò 13 reti, 16 nei due campionati successivi. Batistuta esplode nel tempo. Per facilità di gestione della propria potenza e voglia di allenarsi, Vlahovic gli è molto vicino. Ha le stesse movenze da cacciatore isterico, trema anche lui nell’attesa di correre. Si sente un territorio inesplorato, vuole capire i confini. Vlahovic è il giocatore completo di un’epoca a un passo dall’intelligenza artificiale. È così vicino all’esattezza da sembrare il figlio di un algoritmo”.


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