Se la sorte lo accompagnerà almeno per il prossimo mese, Stefano Sensi farà parte della truppa azzurra impegnata ad Euro 2020: purtroppo la sua ultima apparizione stagionale è stata un po' l'emblema del suo biennio nerazzurro, culminato con un infortunio muscolare al 39' di Inter-Udinese. Un problema che tutt'ora preoccupa Mancini e che lo mette ancora a rischio per la kermesse continentale. Il centrocampista marchigiano di per sé avrebbe tutte le carte in regola a livello tecnico per fare anche il titolare in un'Italia che a centrocampo ha davvero tanto talento ma l'affidabilità fisica resta un problema.

Un tallone d'Achille che paradossalmente potrebbe avvantaggiare chi, come la Fiorentina magari, può avere velleità di scommetterci su: l'Inter infatti lo pagò tra i 25 e i 30 milioni di euro al Sassuolo ma in due anni, Sensi ha messo piede in campo in appena 30 occasioni, diverse delle quali da subentrante. Chiaro che il prezzo, qualora i nerazzurri decidessero poi fare un po' di cassa con lui, vista la situazione finanziaria complicata, sarebbe molto più basso. Tecnicamente Sensi diventerebbe subito il riferimento primario della manovra viola, quando il fisico gli dovesse consentire di stare bene: per il club gigliato sarebbe una scommessa intrigante, ma con mille "però" ad accompagnarla.


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