Tempo di “uscite”, ma Milenkovic è sempre lì ben visibile e soprattutto con contorni definiti: la Fiorentina non vuole avvicinarsi all'inizio della stagione con il rischio che il centrale serbo possa andarsene e aprire così un vuoto al centro della difesa nel momento meno opportuno. Quindi, sì, i dirigenti viola stanno lavorando alle cessioni dei calciatori in esubero e in tal senso va intesa la presenza di tutti gli uomini mercato (Barone, Pradè e Burdisso) ieri al centro sportivo, dove infatti è avvenuto l'incontro con Minieri, procuratore di Kouame, però non è che i giorni passano senza lasciare traccia. Anzi, il limite che si avvicina è di per sé un segnale preciso.

Fine di questa settimana, non oltre. O, meglio, oltre solo a fronte di un'offerta irrinunciabile e a condizione che sia già stato individuato il sostituto e perfino bloccato per definirne l'acquisto quasi in contemporanea: le condizioni della Fiorentina sono sempre queste e ovviamente non cambiano neanche quelle economiche, perché se la proposta economica per portare via Milenkovic non arriva a quindici milioni e del tutto inutile presentarla. A proposito di proposte: il club di Commisso non rimane con le mani in mano nell'attesa di qualcosa, ma continua a fare opera di convincimento nei confronti del calciatore, ricordandogli il triennale da più di nove milioni complessivi per spostare la fine del contratto a giugno 2026. A riportarlo è il Corriere dello Sport-Stadio.

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