L'ex attaccante della Fiorentina Luca Toni ha parlato in diretta Instagram con la pattinatrice Valentina Marchei: "Adesso mi piacerebbe una cosa dirigenziale, per insegnare i valori del calcio a livello giovanile. Poi in futuro ci sta anche che prenda la strada dell'allenatore, ma per ora preferirei un ruolo dirigenziale. Il calcio in poche parole? E' la cosa più bella del mondo. E' la mia passione e ho avuto la fortuna di renderlo un lavoro. Mi ha dato soldi, notorietà, ma soprattutto emozioni fortissime. La città che mi è rimasta nel cuore? Sicuramente Firenze. Lì sono nati i miei figli, e poi ci sono stato davvero benissimo sia come ambiente che come società. I difensori che temevo di più? In Italia Nesta, mentre per quanto riguarda gli stranieri direi Stam. Il mio modo di esultare? E' nato come un gesto scaramantico. Era un gesto che mi piaceva, dissi durante una cena che l'avrei fatto se avessi fatto gol. E' successo e da quel momento non l'ho più abbandonato. Baggio? E' stato il mio idolo, un esempio. A Brescia mi diceva di andare verso la porta che ci avrebbe pensato lui a darmi il pallone".


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