Della stagione di Erick Pulgar ricorderemo soprattutto la precisione glaciale dal dischetto (per il momento è a 6 su 6): un po' poco per un centrocampista che doveva trascinare la Fiorentina e dare intensità al reparto ma che, di fatto, ha reso sopra le righe solo nei primi due mesi della stagione. Prima in affiancamento a Badelj e poi da titolare, con il croato alternativa: a inizio campionato infatti, i due venivano posizionati insieme nel centrocampo a tre di Montella, palesando qualche difficoltà anche perché il Badelj di oggi è solamente la brutta copia di quello di due stagioni fa. Il cileno per la verità aveva fatto bene molto bene a Bologna, giocando però a due davanti alla difesa, una situazione praticamente mai vissuta a Firenze dove nel frattempo è arrivato Duncan, che nei due contro il Cagliari si è disimpegnato molto bene. Terzo indizio è poi l'arrivo prossimo di Amrabat, anche lui specialista della doppia mediana: con loro 3 in rosa la Fiorentina potrebbe davvero evolvere verso quel tipo di schieramento, avanzando così Castrovilli sulla trequarti. Sempre che qualche offerta per Pulgar non ingolosisca al punto da convincere la società viola a privarsi di lui...


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