Come un ciclone. Rocco Commisso ha avuto sulla Fiorentina lo stesso impatto di un uragano sulla costa della Florida (tanto per rimanere negli Stati Uniti, la terra in cui l'imprenditore si è affermato). Si è presentato nel momento in cui i rapporti tra la tifoseria viola e i Della Valle avevano raggiunto il loro minimo storico finendo, se possibile, anche sottozero. E in un colpo solo ha messo KO tutti quelli che prefiguravano una brutta fine per la società, quelli che dicevano: “E ora senza i Della Valle, chi la prende la Fiorentina?”.

In realtà di proposte, più o meno serie, ce n'erano diverse sul tavolo di Mr. Tod's, ma c'è da dire che la scelta è ricaduta su una società e un personaggio che, almeno per quello che sappiamo, hanno una bella disponibilità economica ed hanno le spalle non larghe, ma larghissime e che addirittura si sono ingrossate anche in tempi di pandemia.

Un ciclone dicevamo, una tempesta di espressioni simpatiche, di quelle che colpiscono e restano in mente come “grazie assai”, “okkkey”, “hai capito?”. Ma anche una bella fucina di idee in mente per la crescita della società. Tanti acquisti già fatti, un centro sportivo che dovrebbe vedere la luce entro la fine del 2021 e uno stadio di proprietà che per il momento possiamo definire come una via di mezzo tra il sogno e la chimera, ma che è nelle corde di Rocco Commisso.

Buon anniversario dunque ad un personaggio che qualcuno vede come un salvatore della patria, qualcun altro come un presidente avveduto e risoluto e qualcun altro ancora, molto pochi a dire il vero, come un incontinente verbale. Del resto, abituati al mutismo di Diego Della Valle, con Commisso la svolta comunicativa è stata davvero totale.

Video a cura di Dario Baldi


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