L'ex centrocampista di Fiorentina ed Inter Nicola Berti, durante una lunga intervista a FcInternews.it, ha esaltato Nicolò Barella che, dopo la stratosferica prestazione di ieri contro i viola, ha battezzato come suo erede in nerazzurro. Queste le sue parole: "Lo dico da una vita: Barella è un grandissimo giocatore. Se non lo prendevamo due anni fa, andavo sotto la sede a protestare. Per fortuna alla fine Nicolò è arrivato in nerazzurro e sono contento. Anche perché amo Barella dai tempi del Cagliari". Non è affatto sorpreso dall’esplosione ai massimi livelli del numero 23 interista un grande simbolo della storia nerazzurra come Nicola Berti. Un campione che ha segnato un’epoca tra gli anni Ottanta e Novanta, imponendosi come icona dell’Inter. E adesso il testimone di leader della mediana della Beneamata è stato raccolto dal centrocampista sardo. Barella è il tuo erede?(Sorride, ndr). Le iniziali NB ci sono e la cosa del paragone l'ho buttata proprio io fuori qualche tempo fa: Nicolò Barella come Nicola Berti. Sta andando forte e sono un suo grande tifoso. Gli auguro il meglio. Può sicuramente diventare il miglior centrocampista italiano della sua generazione, anzi forse lo è già. Non c’è neanche tanta grande competizione rispetto ai miei tempi (ride, ndr). Scherzo: lo dico per evitare che Nicolò si possa montare la testa, anche se non c’è pericolo. Barella ha la testa sulle spalle e una grande maturità. Con lui l’Inter ha fatto un grande colpo. Giocare senza tifosi? Credo sia durissima e orribile giocare senza pubblico. Io non so come avrei fatto a giocare in uno stadio vuoto. Scendere in campo davanti a 80mila persone mi caricava e gasava al massimo. Adesso i giocatori si saranno abituati: ma senza tifosi è un altro calcio".


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