Praticamente è ufficiale, il progetto Super League è fallito. Implosa nel giro di 48 ore, con anche la Juventus che nel primo pomeriggio ha annunciato in un comunicato ufficiale: "Pur rimanendo convinta della fondatezza dei presupposti sportivi, commerciali e legali del progetto, (la società Juventus ndr) ritiene che esso presenti allo stato attuale ridotte possibilità di essere portato a compimento nella forma in cui è stato inizialmente concepito". Un progetto che solo poche ore fa aveva scosso l’intero mondo del calcio, arrivando a muovere importanti organi politici mondiali, oltre ovviamente al caos con UEFA e FIFA. Di cosa ne sarà adesso delle 12 ribelli, ai posteri l’ardua sentenza.

Intanto il campionato di Serie A va avanti e proprio la Juventus sarà la prossima avversaria della Fiorentina domenica al Franchi. Una gara sentitissima, per tante ragioni. Non solo, perché a poche ore dal fallimento di quello che era a tutti gli effetti un progetto a larghe tinte bianconere (Agnelli ne è il vice presidente), la Juventus sfiderà il Parma.

Parma e Fiorentina, due società che nel recente passato sono state costrette, sommerse dai debiti e da una cattiva gestione societaria, al fallimento rispettivamente nel 2002 e nel 2015. Sono ripartite dai bassifondi del calcio italiano, per tornare in Serie A. C’è invece, sommerso dai debiti, tenta di crearsi una lega elitaria dopo essersi accorto di non poter più sostenere i costi di un calcio moderno sempre più in mano al business creato in gran parte dagli stessi top club. Un paragone azzardato ovviamente, quasi una provocazione. Ma la realtà delle cose è questa.

Domenica Fiorentina-Juventus sarà di nuovo un Davide contro Golia, questa volta con una ragione in più per provare a batterlo. E quanto sarebbe stato bello con il Franchi gremito...


💬 Commenti