Analizzando i pregi della Fiorentina 2022/2023, ci si accorge presto che l’attacco viola non rientra tra le primissime qualità del collettivo. Luka Jovic e Arthur Cabral formano una coppia che non sembra funzionare, non tanto a livello di compatibilità (anche perché hanno giocato soltanto una manciata di minuti insieme), quanto ad alternanza. E se questa ‘relazione’ sembra scricchiolare parecchio, c’è uno che sta comunque facendo meglio dell’altro.

È quasi paradossale che il migliore dei due non sia un centravanti e agisca comunque come tale. Prestazioni alla mano, il rendimento di Jovic non è disastroso, anche se raggiunge al massimo la linearità con morbide aspettative, ma non con i molto ambiziosi obiettivi prefissati a inizio stagione, che sono lontanissimi. Per il serbo, 23 partite e 7 gol: in questo senso, non risolve la necessità della squadra di avere un punto di riferimento davanti. Non è certo uno che attacca la profondità, si sa.

Perlomeno, con Jovic in campo è una Fiorentina più coesa. Si può constatare che il numero 7 viola svolge un ruolo importante, congeniale alle sue caratteristiche: funge da collante tra centrocampo e attacco, si abbassa per ricevere palla e gli piace molto gestirla. Peccato che il suo compito sarebbe fare il centravanti, cosa che evidentemente non è.

Eppure, è difficile ipotizzare un attacco senza Jovic, anche per la concorrenza. Cabral è probabilmente nel momento più complicato della sua carriera e le occasioni mancate in amichevole sono il fattore meno importante. I numeri peggiorano, con 19 partite e soltanto 4 gol. In questo caso, però, se si contano anche le prestazioni e la loro qualità, la reazione è probabilmente contraria rispetto a Jovic: la valutazione si fa ancor peggiore.

Osservando le peculiarità naturali, il brasiliano è uomo da area di rigore, ma con una caratteristica comune al serbo, ovvero il non-attacco della profondità (cosa che spesso faceva un altro serbo), che non è proprio un vantaggio per il modo di giocare della Fiorentina. Considerati i pregi per cui Cabral si è fatto riconoscere in Svizzera, ovvero il colpo di testa e l’anticipo, c’è effettivamente un rendimento molto più deludente rispetto alla sua precedente esperienza.

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