C'è un caso particolarmente negativo che francamente non si spiega in casa Fiorentina. E' quello che riguarda Pol Lirola, esterno scuola Juventus arrivato due stagioni fa dal Sassuolo con tante valutazioni positive. E in effetti con la maglia neroverde lo spagnolo aveva fatto vedere ottime cose, risultando tra i difensori più prolifici del campionato in fatto di assist e gol.

Poi la metamorfosi, negativa, con la maglia viola. Un inizio con Montella in cui era praticamente sempre titolare, ma deludeva ogni volta che scendeva in campo. I primi sei mesi Lirola si è potuto riparare all'ombra dell'alibi della forma fisica, a detta di molti non ancora eccellente visto anche l'impegno nell'Europeo under 21 dal quale proveniva. Purtroppo però il tempo è tiranno, e col trascorrere dei giorni le scuse sono finite.

La titolarità di Lirola ha cominciato a barcollare, e con l'arrivo di Iachini le presenze sono diminuite sempre di più fino alla definitiva esclusione nella stagione attuale. Su 14 partite, infatti, lo spagnolo è partito titolare solo in quattro occasioni ed è entrato dalla panchina sei volte, senza mai incidere. E la situazione non è cambiata nemmeno con Prandelli, che si pensava lo potesse reinserire nella sua iniziale difesa a quattro.

Ad oggi i fatti dicono che Lirola è a tutti gli effetti una riserva della Fiorentina, e neanche di quelle di lusso visto che quando viene chiamato in causa risponde con un atteggiamento sinceramente inaccettabile. Emblematica, in questo senso, la partita con il Verona quando Prandelli lo ha messo dentro nel finale per spingere e lui ha ricambiato spedendo un cross in curva e trascinandosi un pallone fuori da solo.

Davvero un peccato se si pensa alle recensioni che questo ragazzo aveva quando è arrivato a Firenze, peraltro nell'entusiasmo della città che lo accolse come uno dei migliori acquisti del mercato. Ma soprattutto un peccato se si pensa alla cifra spesa dalla Fiorentina per lui: 11 milioni di euro per scaldare le panchine del Franchi.


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