Nel calcio tutto può cambiare abbastanza in fretta, come le impressioni su un mercato che ha portato cinque acquisti pesanti senza fare il salto di qualità che ci si augurava. Come specifica La Gazzetta dello Sport di oggi questo è il caso della Fiorentina con gli arrivi di Jovic, Gollini, Mandragora, Dodò e Barak che sono stati  inseriti in un impianto, quello della Fiorentina, già collaudato e  che aveva conquistato dopo tanti anni l’Europa permettendo di far sognare e riportare l'entusiasmo tra i tifosi.

A conti fatti soltanto Dodò, per il quale Italiano dovrà a fare a meno più di un mese, si è rivelato un vero rinforzo. Il resto della truppa al momento non è pervenuta. Mandragora si è trovato davanti un Amrabat in forma, e poi forse ci si è accorti che non è un vero e proprio regista nemmeno lui. Gollini a Istanbul ha collezionato una serie di errori da matita rossa, anche per presunzione, mentre Barak, l’ultimo ad aggregarsi al gruppo, per il momento sembra un pesce fuor d’acqua e probabilmente gioca in una posizione non adatta.
E poi c'è Jovic. Che ci volesse tempo lo sapevano tutti, ma viste le sue condizioni imbarazzanti come precisa il quotidiano, siamo all''attesa di Godot' come nell'opera di Samuel Beckett.
Oggi contro il Verona il tecnico Italiano si augura che anche i suoi nuovi diano un segnale di risveglio perché la Fiorentina è a un bivio: ha assoluta necessità di rilanciarsi per non sprofondare in una crisi ancor più profonda.


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