ll vice presidente dell'Uefa Michele Uva, durante un intervento in diretta a Dribbling su Rai due, ha lasciato aperto uno spiraglio sulla possibilità di vedere un po' di pubblico sugli spalti nella fase finale della Champions e dell'Europa League. Queste le sue parole: "Penso che sia il sogno di qualsiasi tifoso vedere un evento da vivo, perché lo sport è nato così. Però è chiaro che mancano ancora due mesi, quindi si sta monitorando e penso che si farà di tutto, rimettendosi a quelle che sono le decisioni dei governi nazionali. La UEFA non può intervenire per quanto riguarda la chiusura o meno dell'accesso del pubblico agli stadi può essere solo per un aspetto di natura disciplinare che in questo caso non c'era. Il governo inglese in quel momento dava la possibilità di giocare con il pubblico, quindi la UEFA non poteva svolgere nessuna attività che fosse diversa da quella del governo nazionale. Il progetto della Super-Champions proposto dall'ECA? I campionati nazionali sono l'essenza del calcio, sono quelli che danno sostentamento, vita alla passione di milioni di persone. Quindi rimangono stabili, solidi, giocati nei weekend e non toccabili. È normale che il prodotto Champions è un qualcosa che va sempre studiato perché è giusto che sia così. Euro 2021? Oggi siamo assolutamente conviti che la formula sia quella giusta, si parte da Roma dallo stadio Olimpico e si arriverà a Wembley. È una formula che ci permette comunque massima flessibilità, ma per oggi non è assolutamente all'ordine del giorno un piano B o un piano C perché siamo certi comunque che questa formula ci dia ancora più margine di garanzia rispetto ad un Europeo giocato in unico paese".


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