Un approfondimento insolito delle vicende viola quello de Il Giornale che per la rubrica "I grandi ritratti di calcio" ha scelto Kokorin, un caso curioso in casa Fiorentina. Nel pezzo di Claudio De Carli si fa riferimento anche all'ingenuità con cui la società viola ha chiuso l'operazione:

"Dai, come ci si può non fidare di Shalimov, o di Roberto Mancini che lo ha avuto una stagione allo Zenit di San Pietroburgo: Vi assicuro che è un campione, avrebbe potuto giocare in qualsiasi squadra compreso il Madrid, piedi raffinati, forte nel colpo di testa, prezioso negli assist, e non avrà bisogno di un periodo di ambientamento. O di Fabio Capello che lo ha messo tra i fenomeni della sua nazionale russa ai tempi da Ct. E così il povero Rocco Commisso si lascia intortare e lo prende dallo Spartak Mosca, procuratore uno di famiglia, così brava gente, gli mette sul tavolo un triennale a 3,5 milioni a stagione (lordi ndr) e se ne torna nel New Jersey. Ha messo al fianco dello sbarbato Dusan Vlahovic un esperto trentenne che lo farà crescere e toglierà la Viola dai bassifondi con carriolate di reti, bel colpo. E poi è venuto via a poco, solo 3,5 milioni...".

"... Alex Velikikh scouting ucraino di stazza da noi che parla di strana trattativa, affari politici e torte, lasciando intendere che ci hanno mangiato sopra in tanti. Ai tifosi viola non ci vuole molto per capire l’antifona, uno che ha avuto problemi con la giustizia, non gioca da quasi due anni e ha evidenti problemi fisici".

E quindi la chiusura del pezzo: "Per il povero Rocco Commisso una situazione pesante, Vlahovic non rinnova e Kokorin è sempre stranamente fuori forma, di due adesso ne deve prendere un terzo e poi un quarto. Che poi basterebbe che Vlahovic riprendesse a fare gol e Kokorin facesse almeno un palleggio, anche in cortile, così, solo per una soddisfazione personale del patron viola".


💬 Commenti