La bandiera della Fiorentina ed ex dirigente viola, Giancarlo Antognoni, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino in vista della partita che i gigliati giocheranno domenica a Napoli: "Italiano è stato capace di far volare i viola - ha detto - il miglioramento rispetto alla stagione passata è netto, evidente. C’è un gioco, una personalità e Luciano (Spalletti ndr) sa che deve stare molto attento alle insidie di questa partita: certo c’è Nico Gonzalez ma mica solo lui. Per me la Fiorentina è un gruppo che va temuto, ha un collettivo che può far molto bene".


Sul Napoli invece ha dichiarato: "Tutti si sorprendono per Lobotka. Ma quando era al Celta Vigo anche io provai a portarlo alla Fiorentina. Ha testa, piede. Come Zielinski che ho sempre seguito fin dai tempi dell’Empoli. Ma trovatemi un punto dove il Napoli è carente: anche l’esordio di Zanoli è stato positivo. Vuol dire che Spalletti ha saputo lavorare con pazienza con questo ragazzo".


Dopo 15 stagioni di onorata milizia viola, Antognoni decise di andare a finire la carriera al Losanna, più o meno quello che ha fatto Insigne, che se ne andrà in Canada alla fine di questa stagione: "E' doloroso staccarsi la maglia di una vita da dosso. Io sono fiorentino d’adozione, lui è napoletano verace. All’inizio non è semplice, è come se ti venisse a mancare qualcosa dentro. Io di proposte ne ho avute tante, dalla Juventus e dalla Roma, ma la mia è stata una scelta di cuore, perché Firenze è casa mia. E l’amore che i fiorentini provano per me ha sempre ricambiato questa mia decisione".


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