Quando meno te lo aspetti arriva lo stop. Il nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli subisce un'inchiodata imprevista. E a tirare il freno a mano al progetto è arrivata la Sovrintendenza. Un’operazione da 70 milioni di euro che però ieri, a poche ore dalla Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto dare gas al progetto, ha subito una beffarda battuta d’arresto.

Che cosa viene contestato alla Fiorentina? Tutta una serie di punti che possiamo leggere su La Nazione. Il mancato contenimento della superficie edificata e dell’artificializzazione dei suoli che alla luce della riduzione dei campi di gioco da dieci a nove non è stato sostanziale ma limitato. Ancora, il mancato "contenimento delle altezze degli edifici entro la quota di gronda degli edifici circostanti e di fronte". Pessina contesta inoltre il fatto che "la configurazione planivolumetrica dei nuovi corpi di fabbrica non è coerente con i caratteri dell’edificato circostante rispetto al quale i nuovi volumi emergono alterando il contesto". E anche che "viene prevista la totale demolizione degli annessi agricoli della villa i quali invece devono essere integralmente mantenuti in considerazione del valore storico". Inoltre "la dotazione di parcheggi da 8.062,40 metri quadrati passata a 8.064,11 non risulta diminuita e comporta ancora una significativa artificializzazione dei suoli".

Insomma, esisterebbe tutta una serie di criticità che, se non risolte, impedirebbero al momento il via ai lavori.


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