Nei giorni scorsi il proprietario della Fiorentina Rocco Commisso ha ribadito la sua volontà nel voler investire su quello che potrà essere il nuovo stadio della squadra viola. In un'intervista pubblicata oggi il direttore generale dei viola Joe Barone è tornato a sostenere la linea presa dal club contro i vincoli storico-architettonici che stanno impedendo i loro piani di realizzazione di un nuovo impianto. Un’intenzione chiara e ben precisa quella della Fiorentina, che va però a scontarsi contro la burocrazia italiana.

Un ostacolo non semplice da superare per chi vorrebbe fare tutto e subito, come il patron viola, che freme dalla voglia di poter dare a Firenze e alla sua squadra un lustro e un’importanza di taglio internazionale su tutti i livelli. Ma per far questo, le infrastrutture sono necessarie. Il continuo rallentamento dovuto alle leggi politiche stanno infastidendo sempre più gli alti vertici della dirigenza viola, soprattutto Barone. Ecco perché, quando l’emergenza sanitaria attualmente in corso sarà finalmente finita, Commisso, con il suo team di avvocati e esperti, riprenderà a valutare alternative fattibili al ‘Franchi’. Al momento lo stadio attuale, come risaputo, resta intoccabile per un rimodernamento seppur necessario .

Appena possibile riprenderanno quindi i contatti con i sindaci delle località vicine a Firenze, come Campi e Signa, con i quali valutare insieme la fattibilità dei progetti. Discorsi quindi soltanto rimandati, ma che restano però tra gli obiettivi primari di Commisso e Barone. L’altra missione di entrambi è invece quella di trovare una soluzione, una legge o un provvedimento, che possa sormontare la burocrazia italiana in modo da poter accelerare la procedura per far tornare la Fiorentina in competizione con i più grandi club europei.


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