A gennaio sembrava quasi che senza sfoltire il gruppo non si potesse andare avanti, la priorità era quella perché "gestire un gruppo di 28 persone mette in imbarazzo". E in difficoltà probabilmente ci va davvero chi deve gestire tanti giocatori, specialmente se mal assemblati, sotto rendimento e scontenti. Fatto sta che la Fiorentina a gennaio ha voluto esagerare, svuotando di fatto lo spogliatoio per rimanere poi vittima tutto insieme di squalifiche e infortuni. E sul punto di non saper bene a chi affidarsi dal primo minuto e a maggior ragione a gara in corso. Ieri a Genova la partita simbolo, con Prandelli che, pur felice di avere una rosa corta, si è trovato a effettuare i primi cambi all'82', dieci minuti dopo aver subito il gol del 2-1. E dire che siamo nell'epoca delle cinque sostituzioni ma la Fiorentina evidentemente cinque uomini da inserire per cambiare il volto di una partita non li ha.


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