L'aveva già detto lo stesso Riccardo Sottil, l'ha ribadito anche il padre Andrea: a separare il giovane classe '99 dalla Fiorentina è stata di fatto la conferma di Iachini, non tanto per l'allenatore in sé quanto per l'ostinazione su quel 3-5-2 che degli esterni d'attacco proprio non se ne faceva di niente. E viene quasi da sorridere pensando che nell'estate del 2019 Montella aveva passato due mesi a usare proprio il 4-3-3, con Sottil che ne rappresentava una risorsa, insieme allo stesso Chiesa, Ribery e a Ghezzal che fu preso in extremis proprio per quello.

Poi dopo due giornate il cambio di fronte: vietato usare il tridente, con Chiesa reinventato da seconda punta, Ghezzal da mezzala e Sottil... da riserva e basta. Un trend proseguito anche da Iachini e che ha portato quegli interpreti a lasciare la Fiorentina poiché "fuori-modulo". Infine l'arrivo di Callejon che ricrea le basi per il 4-3-3 e poi quello di Prandelli che finalmente prova ad impostarlo... senza avere più gli interpreti. Nel frattempo Sottil è andato a Cagliari e la Fiorentina dovrà pagare (non molto) per riaverlo e gli attuali interpreti non sono proprio al top: un bel pasticcio insomma, da rimediare magari anche a gennaio.

 

 


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