Il vento della Serbia è iniziato a soffiare su Firenze poco dopo le 12, quando al termine del volo a bordo di un jet partito da Belgrado ha messo per la prima volta piede in riva all’Arno il grande colpo dell’estate viola. Luka Jovic non stava più nella pelle e come lui i cento tifosi della Fiorentina che, sfidando la canicola, hanno atteso per ore all’esterno dell’aeroporto di Peretola, in un tripudio di cori, sciarpe e bandiere, la punta arrivata dal Real Madrid: scene che non si vedevano dal 2019, quando la città diede il benvenuto a Rocco Commisso e poi, pochi giorni dopo, accolse un fuoriclasse come Franck Ribery.

Peccato solo che stavolta, con un dribbling degno della sua classe, Jovic abbia alla fine evitato tutti i presenti, posticipando il vero bagno di folla a poche ore dopo, quando in centro città ha iniziato le visite mediche: in quella circostanza, sceso dal Van dai vetri oscurati, è stato impossibile non farsi travolgere dall’amore del popolo viola. A Firenze l’entusiasmo stava montando ormai da giorni, per un affare che la squadra mercato ha chiuso in nemmeno un mese, affidandosi a una formula per certi aspetti rivoluzionaria: acquisto a titolo definitivo dopo la risoluzione del contratto dell’attaccante con i Blancos e contratto di due anni, con opzione per il biennio successivo. A riportarlo è il Corriere dello Sport.


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