La questione allenatore tiene banco in casa Fiorentina, visto che la classifica e soprattutto le prestazioni della squadra gigliata non sono state all'altezza delle aspettative in questo inizio di stagione. Come al solito il primo a farne le spese è sempre l'allenatore, e in questo caso mister Iachini è finito al centro della bufera mediatica e non solo. L'incontro con Commisso e la dirigenza viola ha confermato la fiducia nell'allenatore marchigiano, ma il patron viola ha ribadito che i risultati contano e non poco.

Il banco di prova decisivo, o per lo meno il primo a cui la Fiorentina di Iachini dovrà sottoporsi, si chiama Udinese, e l'ex tecnico di Empoli e Sassuolo non può sbagliare. Su di lui infatti aleggiano i fantasmi dei possibili successori sulla panchina viola. Alcuni indiziati sono stati smentiti, altri s'insidiano timidamente nell'orbita viola. I quattro nomi più gettonati sono appunto quello di Sarri, seguito da Spalletti, Allegri e Mazzarri. Allenatori profondamente diversi, per vissuto e idee calcistiche. Tuttavia c'è una cosa che accomuna i pretendenti alla panchina della Fiorentina: la loro toscanità. I quattro allenatori sopracitati hanno dalla nascita un legame con il territorio, motivo che spesso li ha indotti a dribblare l'opzione Fiorentina nella loro carriera. Questo perchè si sa che Firenze è una piazza esigente, con un tifo sopra le righe che spesso mette tanta pressione a gli addetti ai lavori. La sensazione è che Commisso voglia continuare con Iachini, solo i risultati daranno ragione al tecnico. Per il dopo c'è tempo, ma il vecchio detto è sempre attuale: donne e buoi...


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