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Quando nella gara di andata con l’Inter Cabral segnò il primo gol di questo campionato, il suo mondo era diverso. Più riserva che titolare, più simpatia che reale fiducia, più dolori che gioie. E invece bastava aspettare, anche se nel calcio la pazienza è spesso nemica dei risultati. Dopo quel rigore contro i nerazzurri (la Viola perse 4-3 nel recupero) arrivò il gol da tre punti nel finale contro lo Spezia.

Ma, come scrive La Gazzetta dello Sport, è il 2023 ad aver cambiato il pensiero comune su “King Arthur”, periodo in cui al brasiliano basta passare nei pressi dell’ area di rigore per poi esultare. Sono otto le reti, sulle dodici totali, segnate nei primi tre mesi dell’anno dall’ex Basilea. Con Monza, Empoli, Verona e Cremonese in A, Braga (3) e Sivasspor in Conference. E dire che nella sua miglior partita stagionale, lo scorso 4 marzo contro il Milan, non ha segnato.

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