Borja Valero: "L'anno scorso c'era un pressing feroce, mentre adesso la squadra è povera di alternative. Torreira troppo importante, faceva cose che ora mancano"
Il centrocampista ex Fiorentina Borja Valero è intervenuto a Radio Bruno Toscana per parlare della situazione della squadra viola... ricordando un'importante vittoria contro la Lazio: “L’Olimpico è sempre uno stadio complicato, contro Lazio e Roma, in entrambi i casi. Ricordo molto bene la nostra vittoria nel 2013, una partita in cui ci siamo divertiti tantissimo. E infatti sono arrivati anche i gol. Con Ljajic e Jovetic al mio fianco era tutto più facile, avevano lo stesso mio pensiero calcistico”.
Sul possesso della Fiorentina: “Io sono dell’opinione che più tieni la palla, meno opportunità concedi all’avversario, anzi, puoi creare molti pericoli. Il problema è che alla Viola è mancato il cinismo. Ci sono due fattori: le mezzali dovrebbero essere brave a legare il gioco e gli esterni dovrebbero tagliare più spesso all’interno del campo per offrire alternative. Le avversarie, in questo periodo, sono state brave a fermare la Fiorentina, che non ha alternative".
E aggiunge: "Quando attraversi un momento di difficoltà, è normale ricercare le cose semplici per evitare di sbagliare ulteriormente: questo non si adatta bene al contesto della Fiorentina. La qualità in campo rende tutto molto più semplice e dovrebbero salire anche i gol, mentre questa squadra si affida spesso al cross. Insisto sulla ricerca delle alternative per vie centrali”.
Sulle differenze tra la squadra dell'anno scorso e quella di quest'anno: "La Fiorentina faceva un pressing molto più feroce, spesso anche nell’ultimo quarto di campo. Questo è il fattore che ha fatto la differenza per otto mesi. Adesso, la Viola tenta di sviluppare presupposti offensivi ma non crea pericoli arrivando sulle fasce: la squadra rimane schierata, più ferma, e il tutto diventa più complicato".
Sul cambiamento della rosa: "L'anno scorso c'erano giocatori perfetti per lo stile di gioco di Italiano; non che adesso non ci siano calciatori validi, però i tempi di adattamento si allungano. Ad esempio, la figura di Torreira era importantissima per la Fiorentina, viste la sua pressione e la sua qualità. Lui faceva cose che, quest'anno, mancano".