Esordio entusiasmante della squadra di Montella, che però viene sconfitta ingiustamente dal Napoli, anche grazie alle topiche di Massa


Per un tempo almeno, forse qualcosa di più, è stata la Fiorentina a fare il Napoli: pressing alto, grande intensità, squadra corta e progredita tanto dall'uscita di Coppa Italia contro il Monza, gioco corto e trascinamento di un pubblico entusiasta. Tutti ingredienti che hanno inebetito i partenopei, almeno fino al gol del pareggio di Mertens e poi all'invenzione dell'addormentato Massa: alla Fiorentina resta la grande soddisfazione per una prestazione inattesa, al di sopra di quanto si potesse immaginare, ma inevitabilmente chiusa con il magone per i punti (zero) portati a casa.

La squadra di Montella però viene celebrata un po' da tutti, soprattutto per le prospettive a medio-lungo termine che potrà avere: a partire dai cinque "canterani", come li chiamano in Spagna, con cui è partita ieri la sfida. Da Venuti a Castrovilli, da Chiesa a Sottil e Vlahovic, tutta gente che potrebbe davvero esplodere e offrire un contributo non così preventivabile fino a qualche settimana fa. E pensare che poi il mercato offrirà nuove risorse: se queste sono le premesse, la sensazione è che di serate agrodolci come quella di ieri, la Fiorentina non ne passerà così tante.

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