Gudmundsson deve ritrovare brillantezza e coraggio. Altrimenti rischia di spegnersi in campo (e i dati lo confermano)

Il Corriere dello Sport analizza la situazione di Albert Gudmundsson, con il numero 10 viola che sembrava partito alla grande con la buona prestazione contro il Polissya, salvo poi fermarsi (a livello di brillantezza) per le successive tre partite.
La Fiorentina cerca ancora il suo vero Gud
A un giocatore di fantasia, dotato di talento, pochi allenatori al mondo assegnano una posizione rigida e Pioli non è fra questi. L’anno scorso Gudmundsson faceva spesso un movimento di cui non riuscivamo a capire la necessità, quest'anno invece l'islandese sembra più libero di svariare.
Mancano i dribbling
Quello che non torna, scrive il Corriere dello Sport, è la rara ricerca del dribbling, specialità che lo aveva contraddistinto nel triennio genoano. Se diamo un’occhiata alla tabella, balza all’occhio la differenza dei dribbling tentati e riusciti. È vero che nel 2022-23 il Genoa era in B, quindi in un campionato con un grado di difficoltà inferiore, ma il distacco è eccessivo. Facendo la media con i minuti giocati si passa da un tentativo di dribbling ogni 26' con i rossoblù a uno ogni 44' con i viola. E si passa da un avversario saltato ogni 52' a uno ogni 81'. Serve tornare a osare di più per illuminare questa Fiorentina. Altrimenti la sua presenza in squadra perde di significato.