Il netto cambio d'approccio di Pradè: dalle frecciatine a Palladino a una clamorosa assunzione di colpa

C'erano i tempi in cui Daniele Pradè faceva il bello e il cattivo tempo a fine gara, quando magari la Fiorentina zoppicava ed erano gli albori della stagione 2024/25, la scorsa. E dire che in quei tempi il ds era reduce da un mercato fatto per il 90% il 31 agosto, eppure di sensi di colpa non se ne respiravano. Anzi, era Palladino a sbagliare ad insistere sulla difesa a tre o a trasmettere la giusta mentalità alla squadra. L'epilogo dell'annata lo ricordiamo tutti, con la conferenza baldanzosa e spavalda di Pradè, seguita dalle dimissioni del tecnico e l'arrivo riparatorio di Pioli.
Approccio opposto
Con l'ex tecnico dell'Al-Nassr però l'approccio del direttore è stato profondamente opposto: niente messaggi criptati o frecciate ma anzi, soprattutto dopo ieri, un'assunzione di colpe memorabile, ai limiti delle dimissioni in diretta tv.
Encefalogramma piatto
E dire che la Fiorentina un anno fa, amalgamate le tardive scelte sul mercato, aveva (almeno illusoriamente) spiccato il volo mentre di questi tempi, col mercato quasi finito a inizio agosto, vige una tragica piattezza d'encefalogramma.