Amatucci: "Ho ancora tre anni di contratto con la Fiorentina e penso che il club creda in me. Dispiaciuto per la mancata chiamata dell'Italia"

Lorenzo Amatucci, centrocampista classe 2004 di proprietà della Fiorentina ed in prestito da luglio al Las Palmas nella seconda serie del calcio spagnolo, si sta mettendo in mostra per le sue qualità tecniche e agonistiche. Il ragazzo di Subbiano ha parlato in occasione di un podcast YouTube pubblicato sui canali ufficiali del Las Palmas, spaziando anche sulla propria infanzia e parlando naturalmente anche di Fiorentina.
“Sto migliorando con lo spagnolo, ma avevo già delle basi perchè in Italia l'ho studiato alle medie. Ora mi aiuto parlando coi compagni, ascoltandoli, e grazie ad un app sul telefono e guardando le serie tv in spagnolo. La mia ragazza viene a trovarmi, sta un paio di settimane e poi torna a Firenze, dove studia. La mia famiglia ha sempre vissuto a Subbiano, io da 13 anni sono andato a vivere a Firenze, andavo a scuola lì, (giocavo alla Fiorentina da quando avevo 9 anni) non potevo fare sempre avanti e indietro, quindi stavo in convitto e mi sono divertito molto. È stato più difficile per i miei genitori che per me, ho sempre avuto chiara l'idea di fare il calciatore”.
'Firenze è speciale, la Fiorentina purtroppo sta andando male però…"
"Tifoso della Fiorentina fin da sempre? Da piccolo guardavo tutte le partite del Milan a casa. Nella mia famiglia si tifa Milan, solo mio nonno materno tifa la Fiorentina. Nell'aretino non ci sono tanti tifosi viola, c'è un po' di rivalità lì. Purtroppo la Fiorentina sta facendo male. Sento tanti amici a Firenze, non solo calciatori, che giocano anche in altre squadre Per me Firenze è comunque speciale, ci sono cresciuto ed è spettacolare, anche se nell'ultimo periodo è diventata un po' cara, ma si vive molto bene. Ho ancora 3 anni di contratto quasi con la Fiorentina. Credono in me? Penso di sì".
‘Ho avuto qualche difficoltà all’inizio, poi…'
“La scelta del Las Palmas? Mi piaceva il calcio spagnolo e anche ora guardo tante partite di questo campionato. Mi sarebbe piaciuto giocare in Spagna e quando è arrivata la chiamata del Las Palmas era un desiderio che si realizzava e ora sono molto contento. Avevo anche altre offerte in Italia, ma credevo la Spagna fosse la miglior opzione per me, non ho avuti dubbi. Conoscevo un po' il Las Palmas perché ci ha giocato Aquilani, che mi ha allenato e con cui ho un ottimo rapporto, e me ne ha parlato bene. All'inizio le differenze di allenamento mi hanno messo un po' in difficoltà, ho avuto delle perplessità, tanti spazi stretti, sono molto critico con me stesso. Poi mi sono adattato, finora mi darei un 7 e mezzo. So che sto facendo tante cose bene, sto migliorando molto a livello difensivo. Sembro più esperto come calciatore rispetto all'età? Me l'hanno sempre detto, fuori è lo stesso”.
‘Alla Fiorentina i tifosi vogliono vedere un bel calcio’
"In Italia si sta meno attenti alla tecnica rispetto che alla Spagna, dove dettagli come passaggio e stop fanno davvero la differenza, si lavora in modo differente. Devo dire però che ho avuto la fortuna di crescere alla Fiorentina, dove il settore giovanile è molto buono, non tutti in Italia sono così, si lavora tanto sulla tecnica. In tutte le squadre gli allenatori pensano molto al gioco, in prima squadra i tifosi sono molto esigente e a loro piace veder giocare bene al calcio. Vogliono una squadra che si distingua per il gioco.
Poi il giocatore viola ha aggiunto: “Il Las Palmas ha un diritto di riscatto ma la Fiorentina ha un'opzione per riacquistarmi. La mancata chiamata dell'Italia Under 21 questa volta? Non saprei spiegarmelo, un po' mi dispiace, mi sarebbe piaciuto giocare per la mia Nazionale”.


