Trentalange: "Certi comportamenti dalle panchine degli allenatori si vedono solo in Italia. Se non si crede alla buonafede degli arbitri, si torna al Medioevo"

Alfredo Trentalange, presidente dell'AIA, si è espresso al Corriere della Sera sulla classe arbitrale in Italia, dopo le tante polemiche degli ultimi tempi. Di seguito le sue parole:
"Bisogna stilare una sorta di ranking (degli arbitri ndr). Poi se non si crede alla buonafede si torna al Medioevo. Se un tecnico è nervoso, lo trasmette alla squadra e di conseguenza si riversa sull’arbitro. Certi comportamenti in panchina li vediamo solo in Italia: da questo punto di vista è stato un anno turbolento. Ogni settimana ricevo almeno tre telefonate di ragazzi costretti a rivolgersi al pronto soccorso. Un bollettino di guerra davanti al quale non possiamo mostrarci indifferenti".
"Bisogna stilare una sorta di ranking (degli arbitri ndr). Poi se non si crede alla buonafede si torna al Medioevo. Se un tecnico è nervoso, lo trasmette alla squadra e di conseguenza si riversa sull’arbitro. Certi comportamenti in panchina li vediamo solo in Italia: da questo punto di vista è stato un anno turbolento. Ogni settimana ricevo almeno tre telefonate di ragazzi costretti a rivolgersi al pronto soccorso. Un bollettino di guerra davanti al quale non possiamo mostrarci indifferenti".
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