Ci sono cose che non si pensano davvero ma si dicono "per facciata", altre che è meglio non dire nonostante il buon proposito di base. E tra queste c'è probabilmente quanto dichiarato ieri da Beppe Iachini, a chiusura della scomoda vicenda della fascia concessa a Federico Chiesa nella sua ultima uscita in maglia viola. Il tecnico ha chiuso la vicenda, d'altronde mancava solo lui ad esprimersi sull'argomento nel post cessione alla Juve. Se già la decisione di concedere a lui l'onore di fare il capitano era apparsa quantomeno inopportuna, la giustificazione di Iachini è diventato anche un qualcosa di peggiore. Si fa fatica ad accettare una inconsapevolezza di quanto la scelta avrebbe potuto suscitare nei tifosi viola, da parte di uno che quel tifo lo ha vissuto per cinque anni da calciatore e un po' per tutta la carriera anche da avversario. Meglio credere all'ingenuità o alla poca lucidità del momento perché immaginare che Firenze avrebbe preso con serenità e indifferenza la fascia al suo (ex) pupillo, in procinto di passare alla Juventus dopo un anno di insistenza e malumori, era quantomeno utopico. Iachini comunque si è assunto la responsabilità, un fatto comunque apprezzabile, e per il momento ci teniamo questo, in attesa di scelte un po' più brillanti sul campo.


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