Calamai: “Occorre sistemare la squadra col mercato, scena di Dzeko fa capire che mancano leader. La Fiorentina ha tempo per rimediare”
Il giornalista e tifoso viola Luca Calamai ha parlato a Tuttomercatoweb.com, facendo il punto sulla situazione della Fiorentina attraverso varie tematiche attuali e calde della squadra di Vanoli.
‘Una squadra da riaccendere mentalmente’
“Credo che il problema della Fiorentina non sia il modulo, ma una squadra che nasce male. I giocatori sono questi, non è che sono mancati elementi importanti per mesi, sono i soliti e continuiamo a rigirarli. C’è da riaccendere mentalmente un gruppo, e forse lo si può fare inventando qualcosa di nuovo per portare la squadra fuori da questo binario. Il problema non è la difesa, che va male ma il fatto che sono spariti 15 gol in questa fase di campionato, numeri impressionanti. L’attacco va ancora peggio della difesa ed il centrocampo è forse è un reparto che sta andando in maniera ancora peggiore”.
’Servirebbe una società forte, ma la Fiorentina è fragile’
“Ho visto retrocedere la Fiorentina di Batistuta, Baiano, Effenberg, Brian Laudrup, una squadra che era seconda alla fine del girone d’andata. Il vantaggio della Fiorentina di oggi è che i problemi sono emersi dopo solo un quarto di campionato e c’è ancora il tempo per rimediare. È sotto gli occhi di tutti che in questo momento servirebbe una società forte, e la Fiorentina non ce l’ha, la società è fragile. Quando vedi Dzeko andare col megafono sotto la curva, ed è arrivato 3 mesi fa… ti fa capire che mancano dei leader nella squadra. Dove sono i leader della Fiorentina? Il momento è complicatissimo, senza le motivazioni il valore diventa poco”.
“A gennaio servirà mettere a disposizione di Vanoli ciò che l’allenatore viola ha chiesto, anche un po’ sgomento, dopo Bergamo, facendo riferimento ad attaccanti esterni che non ci sono nella rosa della Fiorentina. La rosa viola è l’unica al mondo senza un attaccante esterno, così come lo scorso anno era l’unica senza un vice del centravanti. Ora c’è da reggere, poi da sistemare la squadra”.



