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Nell'impresa della Fiorentina all'Allianz Stadium contro la Juventus c'è tanto merito da parte di Cesare Prandelli. Dopo due mesi di crisi, la Viola è tornata alla vittoria proprio a Torino contro la Vecchia Signora. La squadra del tecnico di Orzinuovi ha vinto la partita con con determinazione, qualità, possesso e anche mentalità. Quella richiesta da Prandelli, a tratti da provinciale ma sicuramente concreta e realista. La Fiorentina è stata umile, operaia, schietta e diretta. Abile a far male al momento giusto, consapevole dei suoi punti di forza ma soprattutto dei suoi difetti.

Merito è del tecnico viola, che ha saputo costruire questa impresa con tanta saggezza. In un mese ha rigenerato il gruppo. O meglio, l’ha formato. È questo il suo atto più imponente. Quello di aver rimesso insieme i cocci che si erano sparsi dopo l’esonero di Iachini. Ha parlato, ha capito, ha ascoltato, ha subìto anche. Ha restituito concretezza, dignità e tanto entusiasmo. Impensabile fino a soltanto una settimana fa. I due pareggi con Sassuolo e Verona aveva mostrato carattere e voglia di reazione ma mancava il tassello più importante: il gioco. Contro la Juventus, come si legge sulle pagine de la Repubblica, è venuto fuori tutto. Dalla mentalità alla determinazione, dall’essere cinici al punto giusto all voglia anche di difendersi con coraggio e umiltà. La sosta è più dolce così. Con la prima vittoria di Prandelli, con la squadra che risale in classifica e batte il colpo più potente. Un Natale più sereno, in attesa del mercato e di quel che potrà portare a una rosa comunque in cerca di maggiori risorse e soluzioni per affrontare al meglio il 2021.


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