Dai proclami estivi al -10 da Allegri: Pioli depone l'ascia di guerra dopo due mesi e ritocca i suoi competitor

E dire che la sua frase sulla presunta dimenticanza di Allegri nello stilare la lista per le candidate Champions era stata il punto focale del ritorno a Firenze di Stefano Pioli. Una provocazione quasi gratuita ma che voleva dar l'idea dei presupposti con cui era rientrato dall'Arabia.
Ebbene, dopo due mesi di stagione, il tecnico viola ha dovuto, per forza di cose, risistemare il mirino e rivolgerlo altrove: la Fiorentina infatti insegue il Milan da lontanissimo, a 10 punti di distanza sui 13 totali fatti dai rossoneri. Anche Allegri è rientrato dopo un anno sabbatico (il suo vero e proprio però) ma evidentemente non ha patito l'impatto con la Serie A. E lo stesso Pioli ha lasciato intendere che di ‘alzare il livello’ per ora non se ne parla: c'è prima di togliersi dalle sabbie mobili, trovando nuovi competitor molto più in basso di Allegri.