Lo sponsor fatto in casa. In Serie A sono quattro le squadre che hanno come main sponsor l’azienda, o le aziende, che sono appunto di proprietà del presidente del club: la Fiorentina, la Juventus, il Sassuolo e la Cremonese.

Quella di auto finanziarsi con soldi che vengono dallo stesso ceppo è un’operazioni legittima, a meno che non si vada oltre come hanno fatto Paris Saint Germain e Manchester City, multate pesantemente per aver gonfiato a dismisura le entrate dei top sponsor, che erano aziende riconducibili agli stessi proprietari, gli sceicchi e gli emiri.

Quali sono i vantaggi di una simile operazione? Li snocciola La Gazzetta dello Sport. Uno è dare visibilità ai marchi della casa. Un imprenditore acquista una squadra per passione, ok, ma cerca anche di trarne profitto ovviamente, soprattutto a livello di immagine. L’altro vantaggio è avere una forma alternativa di finanziamento per il club con un versamento più ricco di quanto avrebbe potuto essere quello di un’azienda esterna. Un terzo può essere un’eventuale agevolazione fiscale.

Quanto al caso specifico della Fiorentina, alla voce main sponsor Mediacom nel 2020-21, seconda stagione di Rocco Commisso presidente, aveva messo a bilancio ben 40 milioni, l’anno scorso invece 25 milioni così come adesso.

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