Leader in campo e nello spogliatoio: quanto manca Gosens a questa Fiorentina. L'assenza fisica e comunicativa che grava sulla disgraziata stagione viola

L'acquisto di Robin Gosens è stato a dir poco strumentale ai risultati ottenuti dalla Fiorentina la scorsa stagione: arrivato quasi in sordina, a fine agosto, si è da subito inserito nel gruppo come leader in campo e nello spogliatoio. Da ormai due mesi, però, il laterale tedesco è fuori per infortunio: anche da fuori dal campo, però, è evidente che la crisi che ha investito l'ambiente viola si sia presa anche lui.
Un vuoto da colmare
L'assenza di Gosens, infortunatosi contro l'Inter lo scorso 29 ottobre, può quantificarsi in due diversi aspetti: il primo, quello più evidente, è quello di aver lasciato un buco sulla fascia sinistra, in quanto uno come il tedesco, che l'anno scorso ha collezionato otto gol e nove assist, quando manca si sente eccome. Non si può certo imputare il pessimo avvio della Fiorentina solo alla sua assenza, ma sicuramente ha giocato una parte integrante: a dire il vero, il rendimento stesso del tedesco non brillava particolarmente, prima dello stop. Tuttavia, il fatto che non possa giocare può anche portare alcuni lati positivi, come quello di aver dato più continuità di minutaggio a Parisi, che adesso ha ritrovato fiducia e può diventare una pedina di valore nello scacchiere tattico di Vanoli. La sua nuova posizione come ala, fra l'altro, non escluderebbe una convivenza proprio con Gosens…
Un silenzio assordante
L'altro livello su cui Gosens sta ‘latitando’, anche in virtù del silenzio stampa che la Fiorentina si è auto-imposta, è quello comunicativo. Passi la scelta di non mandare tesserati di fronte ai microfoni, ma uno come lui che si è sempre esposto per la Fiorentina concedendosi spesso a interviste, anche a inizio stagione, è invece lentamente sparito, sia dai social - l'ultimo post risale al 26 novembre, dove lo si vede allenarsi, ma non è più rientrato in campo -, sia che nelle dichiarazioni. La sua ultima uscita pubblica che riguarda la Fiorentina risale ai giorni precedenti alla sfida contro l'Inter, l'ultima da lui disputata: in intervista, alla domanda sul perché la Fiorentina fosse ultima per tiri in porta, rispose: “Se questa era una risposta facile lo avevamo già messo in campo". Scelte comunicative ben lontane da quelle risalenti ad appena un mese prima, quando davanti alle telecamere di Sky parlava di coesione, intensità, positività. Insomma, la pesantezza dell'aria che si respira nell'ambiente deve aver colpito anche lui.
Ripartire insieme
Lo si è rivisto sugli spalti ad esultare per i gol contro l'Udinese, a testimonianza della propria vicinanza al gruppo squadra: viene difficile credere che anche uno come Gosens, resiliente leader di spogliatoio, abbia mollato di fronte alla disastrosa situazione attuale. Il suo silenzio e la sua assenza, però, lasciano buchi importanti da colmare. Le ultime notizie danno un Gosens carico, che non vede l'ora di rientrare dall'infortunio: il tempismo potrebbe essere propizio, in concomitanza con il primo accenno di risveglio della Fiorentina.



