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Alessandro Ferrari
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. Tanti temi toccati, ma il dirigente viola si è soffermato soprattutto sulla complessa situazione del Franchi.

La missione a Nyon 

“Missione alla Uefa? Noi saremo lì solo come uditori - dice Ferrari - La Uefa vuole vedere l’avanzamento dei lavori, avere garanzie e certezze che vengano rispettate le scadenze che sono state date a tutti quelli che si sono candidati per gli Europei. Quindi è un discorso progettuale e noi, ahimè, non abbiamo nulla da dire, anzi, abbiamo solo da sperare”. 

La preoccupazione della Fiorentina

Ferrari continua sottolineando le carenze del progetto: “Preoccupato? Il punto è che la Fiorentina, che tendenzialmente sarà l’unica fruitrice di uno stadio nuovo a Firenze, non è stata neanche coinvolta nel progetto. Non eravamo d’accordo su molte cose, siamo andati anche in tribunale, ma il Comune ha fatto di testa sua con il risultato che la Fiorentina sta perdendo un sacco di soldi e siamo già in ritardo sui lavori. Solo di biglietti 5 milioni all’anno. Se poi ci aggiungiamo bar, ristoranti, merchandising, sponsor e quant’altro si aggiungono altri 3-4 milioni. Purtroppo si è perso un sacco di tempo. Due anni con Barone-Nardella e un anno con me e Funaro. Ma la sindaca lo sa, se entro dicembre si riesce a siglare un accordo la Fiorentina farà parte del secondo lotto del progetto, però mancano un sacco di informazioni che ancora non abbiamo. E il tempo stringe. Ci devono dire se le nostre condizioni vanno bene e noi dobbiamo decidere se le loro previsioni di lavori ci stanno bene". 


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