Mutu: "Gudmundsson stia tranquillo, mica deve essere il nuovo Fenomeno. Firenze il posto giusto per Fagioli"

Adrian Mutu, dopo aver annunciato la collaborazione fra la propria accademy e la Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Non solo la spiegazione del progetto nelle parole del numero 10 romeno, ma anche l'attualità con osservazioni e analisi sul difficile periodo che la squadra viola sta vivendo.
La nascita della collaborazione
“L’idea dell'accademy è nata in modo naturale, da un dialogo tra persone che condividono la stessa visione sul calcio giovanile. Con la mia Academy stiamo lavorando in Romania per offrire ai ragazzi un percorso serio, professionale, vicino agli standard dei grandi club europei. Quando la Fiorentina ha mostrato interesse per una collaborazione formativa, ci siamo trovati subito in sintonia: valori comuni, attenzione ai giovani e voglia di costruire qualcosa di duraturo. L’accordo prevede scambi tecnici, stage, formazione per allenatori e valutazione di giovani talenti. Alcuni ragazzi della mia Academy avranno la possibilità di allenarsi e mostrare le proprie qualità al Viola Park, così la Fiorentina potrà monitorarli da vicino. È una partnership che guarda al futuro, alla crescita reciproca".
Il calcio giocato
Mutu continua l'intervista parlando del calcio giocato: "Le difficoltà? Il calcio è un insieme di cicli e di equilibri che a volte si spezzano per poco. La Fiorentina ha qualità, ma serve ritrovare fiducia e continuità. Le basi sono buone e i risultati arriveranno. L’importante è non perdere la calma: il progetto è serio e va sostenuto. Pioli è un allenatore esperto e sa come gestire i momenti difficili. Deve lavorare sull’aspetto mentale, perché la squadra ha qualità ma manca di sicurezza. Firenze è una piazza che vive di emozione: quando le cose non vanno bene, la pressione si sente. Serve compattezza, equilibrio e magari qualche scelta coraggiosa nei ruoli chiave".
I singoli in difficoltà
L'ex fantasista viola si sposta poi sui singoli giocatori: “Non è facile arrivare a Firenze e prendere la 10. È una maglia pesante, carica di aspettative. Gudmundsson ha qualità, ma deve sentirsi libero di giocare, senza troppa pressione. Quando capirà che non deve dimostrare di essere il nuovo Mutu, ma semplicemente se stesso, farà vedere il suo valore. Anche con Fagioli la Fiorentina fa bene ad aspettare; è un talento vero, però dopo un periodo difficile serve tempo per recuperare ritmo e fiducia. Firenze è il posto giusto per lui, se riesce a liberarsi mentalmente. Io lo aspetterei senza dubbi".