In aggiunta alla lunga risposta di Viola Nation, accusata (una tra le tante) di una non ben precisata colpevolezza nei confronti di Rocco Commisso, si è espresso anche Massimo Basile con un post su Facebook: "La legittima difesa di un giornalista americano che si è sentito attaccato ingiustamente. E un messaggio per i colleghi e amici fiorentini: mai farsi intimidire da un potente, in qualsiasi campo, dalla politica allo sport, o si perde il rispetto per sé stessi, e non si onora quello che è un servizio fondamentale in ogni democrazia... Negli Stati Uniti una conferenza stampa in cui una persona si rivolgesse ai giornalisti dicendo "signò", "stai in piedi", "ma vaffa...", non durerebbe più di trenta secondi. Qui si fanno domande dirette e scomode. Se la persona non risponde, quella domanda viene ripetuta, nel massimo rispetto e distinzione dei ruoli, ma la si fa. Fino a quando non si ha la risposta.
Il potente ha molti mezzi, il giornalista uno solo: fare domande.
Il compito del giornalista è questo. Il giornalismo è questo. In tempi di populismo, è ancora più necessario".


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