Quello accusato contro il Verona non sembrava il più grave degli infortuni, ma - come può capitare - spesso sono i più particolari a risultare anche i più insidiosi. Riccardo Sottil, che aveva approcciato alla grande la nuova stagione, è fermo ormai dallo scorso 18 settembre a causa di un problema alla schiena. Inizialmente era stata fatta passare come una noia di poco conto, dato che la Fiorentina non aveva comunicato assolutamente niente a riguardo.

Poi il ragazzo non si vede più, non si allena con i compagni e smette di essere convocato. Soltanto un mese e mezzo dopo, a inizio novembre, torna parzialmente in gruppo, sperando di rientrare almeno per le ultime prima della sosta. E invece niente. Il mistero si infittisce ma la società mantiene il silenzio ufficiale se non per far trapelare qualche confuso "torna la prossima settimana".

Sì, ma del 2023. Perché a più di due mesi (e si presume siano "solo" due) dal problema, Sottil ha deciso di ricorrere alla chirurgia per superare l'ernia al disco che lo tormentava. E adesso ci vorranno almeno cinque settimane prima di riprendere l'attività agonistica. Ciò significa che, con molta probabilità, l'esterno offensivo non sarà a disposizione nemmeno alla ripresa con il Monza. La terapia conservativa, come si legge nel comunicato post-intervento della Fiorentina (sì, alla fine un comunicato è arrivato, ma solo dopo che il calciatore aveva pubblicato una sua foto dal ricovero in ospedale), non aveva premiato gli esiti sperati e questo è il motivo per cui si è ricorso così tardivamente all'operazione.

La pausa Mondiale è stata sfruttata per non far perdere ulteriori partite al giocatore, che resta lo stesso fermo alla settima di campionato e non è affatto scontato a questo punto che riesca a rientrare per la fine del girone di andata. Se non fosse stato per la sosta forzata, le gare saltate sarebbero state molte di più, nonostante Sottil abbia perso quasi interamente il girone di Conference (subentrò solo alla prima contro il Riga). Adesso almeno, dopo oltre due mesi dalla sostituzione contro il Verona, la verità. Tardiva (così come l'intervento) ma si spera risolutiva, per un valore aggiunto della rosa che non può permettersi di stare ancora così lontano dai campi.


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